Diamo con la seguente il tristo annuncio della dipartita di M. Miao, stimato sindaco degli animali di Civita D’Antino (AQ). Si stringono con cordoglio al corpicino peloso tutti gli umani del borgo. Racconta Ernesto, em. ass. alla Morra e Cultura di averlo veduto percorrere un ultima volta gli androni del comune in evidente stato confusionale: “c’aveva sta fazza bianca e un po’ ingrifata, je so ditto Miao ndo vai? E quello soffia e soffia e manco una carezza s’è fatto fa”. Raccolta la commossa testimonianza, giungiamo al momento fatale: l’inserviente comunale, Gina, svolgendo l’opra quotidiana di sturaggio dei cessi degli assessori e oberata dal tanfo del signor Lezzi appena svuotatosi, si sentì mancare e indietreggiando tranciò di netto col tacco la codina del podestà, dissennatamente questi si lanciò in una folle corsa fino in strada, dove fatalità volle che il camioncino di Cosimo Salvatore, arrotino professionista appena giunto da Trepuzzi (LE), passava. In un battito di ciglie la tragedia avvenne, lo pneumatico del suddetto ridusse il compianto M. a tale poltiglia felina irriconoscibile che, solo grazie al suo premuroso intervento armato di spatolina, si riuscì a distaccarla dall’asfalto. Tutto si sarebbe risolto in una accorata cronaca nera - le bandiere sono già a mezz’asta nel paese e i cardellini cantano, vivi si ma più tristi - se non fosse che dall’autopsia, effettuata in loco per il sollecito sopraggiungere del Dott. Macchi, stimato veterinario della USL del Varesotto, abbia constatato, oltre alla completa polverizzazione della spina dorsale, un elevato tasso di cocaina nel sangue e una incipiente forma di neurosifilide. Una rapida indagine nella giunta ha portato all’arresto per spaccio di tre assessori, un gallo ed un maiale, nello stomaco di quest’ultimo malfattore sono state rinvenute diverse palle di pelo di provenienza non chiara. Ma perseverare autem diabolicum… e così un testimone a sorpresa getta nuovi inquietanti scorci sull’indagine in corso, una vecchia nutria frequentatrice del fosso dietro il municipio ha confessato: “mi prese con la violenza mentre asciugavo la mia coda glabra al sole e niente potette il canto di denuncia delle rane intorno a me”.
La dipartita di Miao, sindaco di Civita di Antino