Sei d’accordo? – Con che cosa?? – Con il fatto di essere d’accordo? – E perché dovrei? – E perché non dovresti? – Be’, perché concedere il proprio assenso a qualcosa che non si conosce è l’anticamera di ogni obbedienza – E lo Stato? La Legge? La Religione? Su cos’altro pensi che si basino? – Appunto, non credo nello stato, nella legge che non si discute, nella fede come dovere – Pensi forse di potertela cavare tuttə da solə? – Tutt’altro: penso che per stare insieme davvero, bisogna prima confrontarsi, cercarsi là dove ognunə è disposto anche a diventare altrə da quello che era già – Ma allora sei come un cane randagio, senza padronə e, soprattutto, padronə di niente e di nessunə… – Meglio ancora: sono come un uccello, che non vede confini, né ammette restrizioni di principio al suo volo: semplicemente, cerco i luoghi in cui il mio corpo può incontrarsi con quello dellз altrз – Sei unə porcə! Non sai pensare ad altro che al sesso! – In un certo senso: anche parlare è fare l’amore, provare a stare nell’intreccio sensuale in cui io divento te e tu diventi me – Mi stai confondendo! – No, ti sto solo invitando a non essere unə dellз tantз che credono a quello che deve credere solo perché è stato detto loro da qualcun’altrə: l’alternativa, dopotutto, è cercare di distruggersi l’un l’altrə sino all’ultimo istante, quando, di fronte al buio che incombe, si scopre di aver lottato soltanto per essere più solз, infine privi di ogni altra possibilità a parte essere se stessз: per sempre.
Scrostature